Exhibition

Correnti II - Blue

1 Dec 2022 – 2 Feb 2023

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Correnti II – Blue, il secondo capitolo del progetto Correnti inaugurato lo scorso settembre, vede protagonista l’artista Marzena Nowak ed è dedicato agli andamenti della mente. La parola “blue” evoca quell’universo di sensazioni ed emozioni che caratterizzano il nostro vissuto.

About

Rita Urso artopiagallery è lieta di presentare la prima mostra personale di Marzena Nowak (1977, Piaseczno, Polonia), nell’ambito del progetto Correnti. Il ciclo espositivo, inaugurato lo scorso 29 settembre con Correnti I – Animalia, e che ha visto coinvolte le artiste Ella Littwitz ed Elena Mazzi, nasce dalla necessità di riflettere sulla diversità dei movimenti, siano essi fisici o metaforici, ai quali il termine rimanda. Questo secondo capitolo è dedicato agli andamenti della mente. A come si costruiscono e si disfano i ricordi del nostro vissuto, alle traiettorie che seguono per riaffiorare o per essere seppelliti, alle emozioni che si associano nella memoria, più o meno consapevolmente, agli eventi personali e collettivi. L’indagine che vede coinvolta Marzena Nowak è intitolata Correnti II - Blue. Soprattutto nella lingua inglese il termine blue è usato per connotare uno stato di malinconia o di tristezza, come ad esempio nella musica blues o nell’espressione blue monday; più in generale, quindi, la parola evoca l’universo di sentimenti e sensazioni capaci di attivare oscillazioni, variazioni, altalene umorali. Correnti sono le onde del sentire che si alternano nei giorni, sono i movimenti che compie il pensiero nello spazio del vissuto, nell’attraversare il tempo dei ricordi, dal passato ai desideri futuri passando per il momento presente. Marzena Nowak dà immagine nel suo lavoro a questa materia così effimera e volatile. La rende visibile creando reticoli di emozioni e traiettorie della mente, come ad esempio nel gruppo di opere presenti in mostra, maturate in un momento chiave per la storia di molti, ovvero il confinamento a causa della pandemia da coronavirus. Le linee tracciate su carta carbone esprimono emozioni sconosciute, sensazioni che esistono e che sono percepite anche sui corpi, ma che non si sanno ancora decifrare, sono “terre lontane, mappe di universi, e di stelle”, come scrive Nowak. Gli spazi che definiscono queste scissioni sono riempiti da frammenti di colore che simbolicamente rivestono una struttura, proprio come materialmente fanno gli abiti indossati sulla pelle. Sono mondi sognati, fantasie fluttuanti e desideri di sicurezza, che molti hanno sperimentato durante l’emergenza sanitaria a cavallo tra 2020 e 2021, e che nella pittura di Nowak trovano una forma quasi ludica, come se fossero tessere di un puzzle da comporre. Le linee tessute sui ponti dell’inconscio, tra sogno e realtà, simboleggiano anche le strutture psicologiche dei processi di creazione. Questo senso d’instancabile operosità emerge anch’esso attraverso la fisicità, la gestualità del corpo, che pone l’uomo in contatto con la propria mente e con le emozioni.

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Giulia Bortoluzzi

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