Exhibition

Aryan Ozmaei: A Studio Abroad - SRISA Project Space

23 Nov 2016 – 10 Dec 2016

Event times

Mon - Fri 10:00 - 21:00
Lun - Ven 10:00 - 21:00

Cost of entry

Free

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SRISA Gallery

Florence
Tuscany, Italy

Address

Travel Information

  • 14, 20
  • Firenze Santa Maria Novella
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About

Lo studio in cui Aryan Ozmaei (nata a Teheran da anni di base a Firenze) si trova sempre oltre qualche confine, di carattere culturale, linguistico, fisico. La doppia cittadinanza dell’artista non è solo definita da uno status legale, semplificato grazie a quanto scritto sui suoi documenti, ma abita una dimensione mentale e morale. Da molto tempo Aryan condivide abitudini, usi e punti di vista di entrambi i mondi ai quali appartiene, quello delle sue origini e quello in cui ha scelto di vivere e ha fondato la sua nuova famiglia: un legame doppio che si manifesta con la nostalgia dell’uno e dell’altro (nostalgia, dal greco antico, vuol dire doloroso desiderio del ritorno), ma anche con uno sguardo critico sui limiti, sulle contraddizioni e sulle asprezze dell’uno e dell’altro, mantenendo l'artista – e il suo studio - sempre all'estero rispetto a una appartenenza chiara e semplice, A Studio Abroad.

Tutto questo entra nella sua ricerca artistica che non accetta lo stereotipo esotizzante della “donna iraniana”, sdoganato nel mondo dell’arte da autori che hanno subìto, e sfruttato, il colonialismo dell’immaginario di marca europea e statunitense. 

La pittura di Aryan Ozmaei, i soggetti così come la pratica stessa, rappresenta il tentativo di trovare un punto di equilibrio: tra i suoi diversi percorsi formativi, tra le storie dei suoi due paesi, tra la difficoltà di collocarsi nel mondo, come artista, come cittadina cosmopolita, e il mezzo stesso dell’arte. Le sue tele, dedicate, agli interni del suo studio, ai genitori che vivono metà dell’anno in California e metà dell’anno in  Iran, descrivono un paesaggio interiore di coesistenze, di sospensioni, di conflitti condensati sulla superficie dell’arte. 

La mostra, realizzata nel Srisa Project Space del nuovo campus in via Santa Reparata 19/r, è il secondo appuntamento di un programma di mostre e progetti che si affianca a quello della Srisa Gallery. 

Parallelamente nella Srisa Gallery si inaugura la mostra collettiva De Pingendi Natura con le opere di tre giovani pittori che propongono una riflessione sulla natura della pittura: Davide D’Amelio, Giuseppe Renda e Giuseppe Vassallo.

Aryan Ozmaei , è nata a Tehran e vive e lavora a Firenze dove si è laureata al biennio specialistico dell’Accademia di Belle Arti, che segue la laurea presa alla  Azad Art and Architecture University, di Tehran. Si ricordano tra le mostre personali SPLEEN, Etemad Gallery, Tehran / Studio 70r, Firenze; Asar Art Gallery, Tehran; e la partecipazione alle collettive Invisible Borders, a cura di Pietro Gaglianò, SRISA gallery Firenze; Controcarretta della Speranza (CCDS), B.A.D, Pietrasanta / Castello di Pantelleria; Startpoint/Animalpoint, a cura di Valentina Filice, Studio 70r, Firenze; Private Flat #6, PF# 6.10, Firenze oltre  a numerosi progetti in Italia e in Iran.

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All this feeds her artistic research, which does not accept the exotic stereotype about the "Iranian woman", spread in the art world by authors, which exploited that colonialism of the imagery in western civilization.

Aryan's painting represents an attempt to find a point of balance between her different educational paths, between the stories of her two countries, between the difficulty of living as an artist, as a cosmopolitan citizen, and the sense of art itself. Her canvases show her studio, her parents (who live between Iran and California) and describe an interior landscape made by coexistences, suspensions and conflicts condensed on the surface of art. 

The exhibition is the second one at SRISA Project Space, in the new SRISA campus in via Santa Reparata 19/r, a space that with a specific program beside the one of the SRISA Gallery. 

At SRISA Gallery, the same period, is visible "De Pingendi Natura" a group show dedicated to three young artists: Davide D’Amelio, Giuseppe Renda e Giuseppe Vassallo.

Aryan Ozmaei (born in Teheran and living in Florence) works in a studio that is always hovering over some border: whether it be cultural, linguistic, political, or physical. The artist's double citizenship is not only a legal status, simplified by regular documents, but concerns also a mental and ethical dimension. Aryan shares habits and points of view from both worlds she belongs to: the one where she comes from and the other one where she decided to live, which was formed from her new family. Such a tie discloses a double nostalgia of Iran as well as of Italy ('nostalgia', from ancient Greek, means literally a painful wish to return). Furthermore Aryan has a critical gaze on limits, contradictions and harshnes of both worlds, and she keeps herself, as well as her studio, always abroad in relation to a clear and simple sense of belonging.

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Pietro Gaglianò

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Aryan Ozmaei

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