Behavioural Machines

About

La mostra presenta una serie di investigazioni svoltesi durante la fase di produzione che precede il progetto architettonico. Il corpo dei lavori si presenta come un insieme anacronistico collezionato durante diverse fasi di studio. Il fil-rouge che accomuna la produzione è una fascinazione estetica per il moto di componenti meccaniche, che vengono personificate e reinterpretate come umane. Le macchine di Sofia vogliono essere un’astrazione delle interazioni e dei comportamenti umani. Gli ingranaggi interagiscono similmente alle persone l’una con l’altra, o come differenti impulsi presenti in un’unica personalità. Questi processi rappresentativi vanno quindi al di là del meccanismo in quanto tale e hanno uno scopo di analisi, inserendosi in una dimensione soggettiva e personale. Le immagini parlano a un pubblico più ampio perché lasciano una libertà di interpretazione. La lettura di ogni disegno si apre dunque alla percezione dello spettatore, con la speranza che questi possa sovrascriverci la propria esperienza, visione o lettura. Una mitologia personale viene resa pubblica e diventa quindi collettiva.